Disturbi del sonno bambini a Bologna: come gestirli?
Tra i motivi principali di frustrazione e preoccupazione per i neogenitori, che decidono poi di rivolgersi agli specialisti del settore materno infantile, ci sono i disturbi del sonno bambini a Bologna. Si tratta di problematiche in continua crescita nella società Occidentale; infatti, si stima che nel mondo industrializzato il 25% dei bambini al di sotto dei 5 anni soffra di disturbi del sonno, mentre dopo i 6 anni la percentuale si attesta intorno al 10%.
Tutto ciò, pare sia causato dai ritmi frenetici che non tengono conto dei bisogni fisiologici dei bambini e delle bambini. Non solo: poche esperienze all’aria aperta e utilizzo precoce di device come tv, tablet e cellulare, ma anche giochi sonori con suoni ripetitivi e luci intermittenti.
Problemi o disturbi del sonno bambini a Bologna?
Quando normalmente si può iniziare a parlare di disturbi del sonno bambini? Non sempre dormire meno ore o diversamente da un adulto implica che ci sia qualche problema. È bene precisare, infatti, che i bambini hanno un ciclo di sonno differente da un adulto: se per l’adulto consideriamo 90 minuti, per un bambino mediamente 50 minuti. Nei primi 3 mesi di vita, il neonato segue ancora un ciclo ultradiano, come quando era nella pancia della mamma.
Successivamente, inizia a sintetizzare da solo la melatonina per cui inizia ad avere un ritmo di sonno più definito. Il primo reale cambiamento relativo al sonno si verifica intorno ai 4 mesi. Per questo possiamo dire che se capita che il neonato si svegli di notte si tratta di una situazione perfettamente normale, soprattutto se il bambino cresce regolarmente e sta generalmente bene.
Tuttavia, la situazione è differente se il ritmo sonno-veglia inizia a essere troppo irregolare e non equilibrato. Non dormire a sufficienza, infatti, potrebbe danneggiare la salute, influenzare la memoria, il ragionamento logico, il comportamento e la capacità di regolare le emozioni. Negli ultimi anni, gli studi sui disturbi del sonno bambini hanno acquisito sempre maggiore rilevanza in quanto è stato evidenziato che la qualità del sonno influenza positivamente la crescita nonché lo sviluppo cognitivo e comportamentale del piccolo.
Pertanto, è importante mettere in atto misure adeguate affinché il bambino possa dormire serenamente. Gli studi epidemiologici hanno dimostrato che circa il 50% dei bambini hanno problemi di sonno, ma soltanto il 4% presenta dei veri e propri disturbi del sonno come l'insonnia, pavor nucturnus, disturbi del ritmo circadiano, disturbi respiratori e del movimento legati al sonno, ipersonnie.
Disturbi del sonno bambini a Bologna cause e rimedi
Le cause dei disturbi del sonno bambini a Bologna possono essere molteplici, perché potrebbe trattarsi di una questione organica oppure soltanto di scarsa igiene del sonno. Tra le cause principali di queste problematiche ci sono i fattori genetici e l'ordine di nascita. Infatti, alcuni studi hanno dimostrato che ne soffrono maggiormente i primogeniti e i figli unici. Anche la depressione post partum della mamma può essere annoverata tra le cause dell'insonnia del neonato. Così come un’inadeguata pianificazione rispetto all’alimentazione del bambino. Un errore di comportamento dei genitori su questo versante, ad esempio, potrebbe essere quello di associare il pasto al sonno.
Ma differenziamo il discorso per età. Nei bambini allattati, mangiare e addormentarsi sono la fisiologia, soprattutto nelle fasi notturne. Nel latte materno, infatti, la prolattina ha livelli più alti e favorisce l’addormentamento sia della mamma sia del bimbo. È possibile continuare l’associazione finché lo si desidera. Nei primi mesi vale anche per i bimbi alimentati con formula, successivamente ai 6 mesi indicativamente. Dissociare sonno e alimentazione avviene man mano con l’introduzione dell’alimentazione complementare e l’adeguata pulizia orale.
Altri fattori che possono determinare una scarsa qualità del sonno del bambino e diventare potenziali cause di disturbi del sonno bambini a Bologna possono essere fisiologici, come malattie o cambi di routine (la mamma che rientra al lavoro, o la fase di ambientamento al nido). Oppure di natura psicologica in caso di malattie in famiglia, conflitti tra i genitori, o lontananza delle figure di riferimento, sia la mamma sia il papà, per motivi lavorativi.
Potrebbe anche essere possibile, però, che il bambino abbia dei disturbi temporanei causati da altri problemi, come ad esempio le coliche gassose, l'otite o il torcicollo, motivo per cui è sempre bene evitare i rimedi "fai da te" e consultare uno specialista dell'area materno infantile che possa individuare la causa e intervenire in modo appropriato. Anche partecipare a corsi per le famiglie a Bologna tematici e focalizzati sul sonno potrebbe essere utile, in modo da avere maggiori informazioni da professionisti esperti rispetto ai disturbi del sonno bambini a Bologna.
Incubi, terrore notturno e sonnambulismo
Intorno ai 2 anni, si può manifestare quello che viene chiamato pavor nucturnus, cioè il terrore notturno. Succede, dunque, che, durante la prima metà della notte, il bambino può svegliarsi in preda al panico, urlando e muovendosi come se fosse in grave difficoltà. Tuttavia, si tratta di un comportamento para-fisiologico che ricade nell'ambito delle parasonnie; infatti, il bambino sembra sveglio, ma il suo cervello dorme ancora e poi al risveglio non ricorda. Quello che il genitore può fare è di assicurarsi che il bambino non si faccia male: non è raccomandabile svegliarlo.
Nella seconda metà della notte, invece, possono comparire gli incubi, che in genere provocano il risveglio e vengono ricordati come un'esperienza intensa. Questi sogni spaventosi sono frequenti nella prima infanzia e si possono acutizzare nei periodi di stress o nei passaggi evolutivi. A causare gli incubi possono essere anche film o programmi televisivi dai contenuti violenti. In questo caso, è bene ascoltare il racconto dell'incubo del bambino per aiutarlo a sostenerne le emozioni, evitando di banalizzarne il contenuto.
Tra i disturbi del sonno bambini più frequenti è poi bene citare anche il sonnambulismo, in cui il piccolo si alza durante la notte e riproduce azioni simili a quelle che compie quotidianamente in stato di veglia. Circa un terzo dei bambini che sperimenta il terrore notturno presenta anche episodi di sonnambulismo. Manifesta, invece, almeno un episodio di sonnambulismo circa il 15% dei bambini d’età compresa tra i 5 e i 12 anni. Generalmente, questi fenomeni tendono a passare con il tempo, ma se dovessero persistere potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo dell'età evolutiva o a un consulente del sonno.
Una corretta igiene del sonno contro i disturbi del sonno bambini a Bologna
Al di là di quelli che sono i fattori genetici è possibile, però, adottare degli accorgimenti che possono favorire e agevolare il sonno del piccolo. Tra queste, ad esempio, rispettare l'orario della nanna tutte le sere e far dormire il bambino sempre nello stesso ambiente. Altri accorgimenti da adottare per evitare i disturbi del sonno bambini a Bologna possono essere:
- rispettare l'orario dei pasti durante il giorno dal momento dell’introduzione dei cibi complementari;
- non dare troppo cibo o acqua prima di andare a dormire. Nello specifico, nel momento in cui il bimbo ha introdotto gli alimenti solidi e fa la cena, non dare biberon con formula o latte vaccino prima di dormire;
- non usare dispositivi elettronici dopo cena e soprattutto 2 ore prima di andare a letto. Utilizzare piuttosto device per ninne nanne o fiabe o storie, meglio se con la voce della mamma e del papà, o in alternativa rumori bianchi;
- regolare l'esposizione alla luce e stare di più all’aperto;
- evitare sostanze eccitanti dopo le ore 16;
- favorire un'alimentazione equilibrata;
- nel caso in cui si scelga il co-sleeping, assicurarsi di avere una superficie del letto sufficientemente ampia per tutti.
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